mercoledì 12 febbraio 2025

Corso di storia della filosofia: 43 Scienza moderna


Scienza moderna

La scienza moderna nasce tra il XVI e il XVII secolo e rappresenta una delle trasformazioni più radicali nella storia del sapere umano. Questo nuovo modo di concepire il mondo e la conoscenza si fonda su osservazione sistematica, sperimentazione e metodo matematico, ponendosi in netto contrasto con l'autorità della tradizione e con le spiegazioni basate su principi astratti o religiosi.

Protagonisti centrali di questa rivoluzione sono Galileo Galilei e Isaac Newton, i cui contributi hanno profondamente modificato non solo il modo di studiare la natura, ma anche il rapporto dell’uomo con il mondo. Galileo è considerato il padre del metodo scientifico: attraverso l’uso del telescopio, l’osservazione dei corpi celesti e l’applicazione della matematica alla fisica, ha dimostrato che l’universo non è statico e immutabile, ma è regolato da leggi naturali comprensibili e verificabili. La sua affermazione secondo cui "il libro della natura è scritto in linguaggio matematico" esprime bene questa nuova visione.

Con Newton, la scienza moderna raggiunge una delle sue vette più alte. Nella sua opera Principia Mathematica, egli formula le leggi del moto e la legge di gravitazione universale, che offrono una spiegazione coerente e unitaria dei fenomeni celesti e terrestri. L’universo viene così concepito come un sistema ordinato e razionale, governato da leggi naturali che l’uomo può conoscere grazie alla ragione e all’esperienza.

Questi sviluppi hanno avuto grandi ripercussioni sul pensiero filosofico, alimentando una nuova fiducia nelle capacità della ragione umana e nella possibilità di costruire un sapere oggettivo e progressivo. La filosofia stessa, a partire da Cartesio fino a Kant, ha dovuto confrontarsi con i metodi e i risultati della scienza, interrogandosi sui fondamenti della conoscenza e sulla struttura della realtà.

In sintesi, la nascita della scienza moderna ha segnato l’inizio di una nuova epoca, in cui la comprensione razionale del mondo naturale è diventata il modello del sapere. Essa ha dato impulso a una visione più laica, critica e dinamica della realtà, gettando le basi per lo sviluppo della tecnologia, dell’industria e delle società contemporanee.



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