venerdì 14 marzo 2025

Corso di storia della filosofia: 75 Utilitarismo


Utilitarismo 

L’utilitarismo è una teoria etica che valuta la moralità delle azioni in base alle conseguenze che producono, in particolare rispetto alla felicità o al benessere che generano. In altre parole, un’azione è giusta se produce la massima felicità per il maggior numero di persone.

Idee fondamentali

1. Consequenzialismo

  • Il bene o il male di un’azione dipende dalle sue conseguenze, non dalle intenzioni o dalle regole.

2. Principio di utilità

  • Il criterio supremo dell’etica è la massimizzazione dell’utilità, intesa come piacere, felicità o assenza di sofferenza.

3. Universalismo etico

  • Ogni individuo conta allo stesso modo: la felicità di ciascuno ha lo stesso peso morale.

Autori principali

🔹 Jeremy Bentham (1748–1832)

  • Fondatore dell’utilitarismo classico.
  • Formula il calcolo edonistico: propone di misurare la felicità prodotta da un’azione secondo criteri come intensità, durata, certezza, prossimità, fecondità e purezza.
  • Slogan famoso: “Il massimo della felicità per il massimo numero di persone.”

🔹 John Stuart Mill (1806–1873)

  • Raffina l’utilitarismo di Bentham, distinguendo tra piaceri superiori (intellettuali) e piaceri inferiori (fisici).
  • Sottolinea che qualità e non solo quantità del piacere devono essere considerate.
  • Difende l’utilitarismo anche in ambito politico, come base del liberalismo e della tutela delle libertà individuali.

🔹 Henry Sidgwick (1838–1900)

  • Cerca di armonizzare l’utilitarismo con l’etica del dovere kantiana, dando una formulazione più sistematica del principio di utilità.

Utilitarismo contemporaneo

🔹 Peter Singer

  • Applica l’utilitarismo alle sfide etiche contemporanee: diritti degli animali, altruismo efficace, etica ambientale, bioetica.
  • Sostiene che ignorare la sofferenza degli animali o dei poveri del mondo è moralmente ingiustificabile.

🔹 Utilitarismo negativo

  • Versione proposta da Karl Popper e altri: l’obiettivo non è massimizzare la felicità, ma ridurre al minimo la sofferenza.

Critiche all’utilitarismo

  1. Problema dei diritti individuali

    • Il bene della maggioranza potrebbe giustificare gravi ingiustizie verso i singoli (es. sacrificare una persona per salvare molte).
  2. Difficoltà del calcolo

    • È spesso impossibile prevedere tutte le conseguenze e quantificare felicità e dolore.
  3. Imparzialità eccessiva

    • Trattare tutti allo stesso modo può ignorare relazioni personali e doveri speciali (es. verso familiari o amici).

Conclusione

L’utilitarismo è una delle teorie morali più influenti della filosofia occidentale, soprattutto per la sua praticità e il suo orientamento al bene collettivo. Ha contribuito in modo determinante alla nascita dell’etica pubblica moderna e rimane centrale nei dibattiti su giustizia sociale, diritti, politiche sanitarie, ambientalismo, IA e bioetica.


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