venerdì 28 febbraio 2025

Corso di storia della filosofia: 61 Illuminismo tardivo


 Illuminismo tardivo

L’Illuminismo tardivo rappresenta la fase matura e più riflessiva del grande movimento culturale che ha attraversato il XVIII secolo. Se nella sua prima fase l’Illuminismo era animato da uno spirito battagliero e divulgativo, volto a smascherare le superstizioni, criticare l’autorità e promuovere il sapere, nella sua fase successiva si approfondisce il lavoro teorico, e si pongono le basi per una filosofia più sistematica e rigorosa.

Una figura centrale di questa stagione è Immanuel Kant, che ha portato l’eredità illuminista a un nuovo livello di complessità, interrogandosi non solo sul potere della ragione, ma anche sui suoi limiti e sulle sue condizioni di validità. Nella sua celebre opera Critica della ragion pura, Kant sviluppa una teoria della conoscenza che cerca di superare gli eccessi tanto del razionalismo quanto dell’empirismo, mantenendo comunque la centralità della ragione come strumento di emancipazione e comprensione del mondo.

Ma è soprattutto sul piano dell’etica che Kant incarna lo spirito dell’Illuminismo tardivo. Con la sua etica deontologica, egli afferma che la morale non deve basarsi sulle conseguenze delle azioni o sui desideri individuali, ma su principi universali fondati sulla ragione autonoma. L’imperativo categorico, che comanda di agire solo secondo massime che si possano volere come leggi universali, è l’espressione più chiara di questa visione: l’uomo è libero solo quando obbedisce alla legge che si è dato da sé, guidato dalla razionalità.

In questo senso, l’Illuminismo tardivo si distingue per una maturazione dei temi illuministi: la libertà non è più soltanto la rottura con l’autorità esterna, ma diventa autonomia morale e responsabilità individuale. La ragione non è solo strumento di conoscenza, ma anche fondamento dell’agire etico e della dignità umana.

In conclusione, il pensiero dell’Illuminismo tardivo non si limita a proseguire la lotta contro l’ignoranza e il dogma, ma cerca di costruire un’etica razionale e universale, fondata sulla consapevolezza critica e sull’autonomia dell’individuo. In questo modo, getta le basi per molte delle concezioni moderne di cittadinanza, diritti umani e giustizia.

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