venerdì 3 gennaio 2025

Corso di storia della filosofia: 4 Anassimene VI sec. a. C.

Anassimene di Mileto: L’Uomo che Fece Respirare la Filosofia

Un Filosofo nell’Età dell’Oro di Mileto

Nell’antica città di Mileto, culla di alcuni tra i più grandi pensatori della storia, visse un filosofo che cercò di svelare i segreti dell’universo con un’intuizione semplice ma rivoluzionaria: l’aria è il principio di tutte le cose. Anassimene, vissuto nel VI secolo a.C., fu allievo di Anassimandro e seguace della tradizione inaugurata da Talete. Ma, a differenza dei suoi predecessori, non cercò l’origine della realtà in un elemento astratto o in una sostanza liquida come l’acqua. Per lui, la chiave dell’esistenza era ovunque, invisibile e vitale: l’aria.

L’Aria: Il Respiro dell’Universo

Anassimene osservava la natura con occhio attento. Notò che l’aria era in continuo movimento, che poteva addensarsi formando nubi e pioggia o rarefarsi fino a diventare vento e fuoco. Da questa intuizione nacque la sua teoria: l’aria è l’arché, il principio originario di tutto ciò che esiste. Secondo lui, era la trasformazione dell’aria, attraverso processi di condensazione e rarefazione, a generare tutti gli altri elementi. Se l’aria si addensava, diventava acqua, poi terra e infine pietra; se invece si rarefaceva, si trasformava in fuoco. In un’epoca in cui la scienza era agli albori, questa teoria rappresentava un primo tentativo di spiegare la diversità della materia attraverso un principio unificatore.

Un Universo Animato dal Respiro

Ma l’idea di Anassimene non si fermava alla fisica. Egli credeva che l’aria fosse più di una semplice sostanza: era il soffio vitale dell’universo, una sorta di anima cosmica che animava tutte le cose. Questa visione, nota come panpsichismo, suggeriva che tutto nel cosmo possedesse una forma di vita o coscienza, un concetto che avrebbe influenzato numerose tradizioni filosofiche e religiose nei secoli successivi. Per Anassimene, così come l’aria dava vita agli esseri umani attraverso il respiro, essa animava anche l’intero universo.

Un Mondo in Perpetua Trasformazione

Oltre alla sua teoria sull’aria, Anassimene elaborò una visione dinamica del cosmo. L’universo, secondo lui, non era statico, ma attraversava un ciclo continuo di trasformazioni, dove l’aria si addensava e si rarefaceva in un flusso eterno. Questa idea anticipava concetti moderni di evoluzione e cambiamento costante, distaccandosi dalla concezione di un mondo immutabile.

L’Influenza di Anassimene: Un Pensiero che Respira Ancora

Le teorie di Anassimene, sebbene oggi superate, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del pensiero. Il suo tentativo di spiegare la realtà attraverso leggi naturali anziché ricorrere alla mitologia segnò un passo avanti nella nascente filosofia scientifica. La sua idea di un elemento fondamentale che si trasforma in altre sostanze anticipò, in un certo senso, il concetto moderno di stati della materia.

Oggi, quando sentiamo il vento accarezzare la pelle o osserviamo il respiro che si condensa in una mattina d’inverno, possiamo immaginare Anassimene che, oltre duemila anni fa, vedeva in questi fenomeni le prove della sua intuizione: l’aria, invisibile ma essenziale, è la linfa dell’universo.








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