venerdì 21 febbraio 2025

Corso di storia della filosofia: 52 Locke 1632

John Locke 1632

John Locke (1632–1704)
Vita e contesto storico
John Locke nasce nel 1632 a Wrington, in Inghilterra, in un periodo di grandi tensioni politiche e religiose. Cresce durante la guerra civile inglese e la successiva Restaurazione. Studia a Oxford, dove si interessa inizialmente alla medicina, alla scienza sperimentale e alla filosofia. Influenzato da Bacon e Newton, diventa uno dei principali esponenti dell’empirismo inglese.

Locke fu vicino ai movimenti liberali e sostenitore del parlamentarismo. Visse per un periodo in esilio nei Paesi Bassi a causa delle sue idee politiche, ma tornò in patria dopo la Gloriosa Rivoluzione del 1688, diventando una figura influente nella vita intellettuale e politica del Regno Unito.

Pensiero filosofico
1. Empirismo e teoria della conoscenza
Locke è considerato il padre dell’empirismo moderno. Nella sua opera più importante, Saggio sull’intelletto umano (Essay Concerning Human Understanding, 1690), afferma che la mente umana alla nascita è una tabula rasa: tutte le conoscenze derivano dall’esperienza.

“Non esistono idee innate.”
Tutto ciò che conosciamo proviene dai sensi (esperienza esterna) e dalla riflessione (esperienza interna).

Questa posizione contrasta con il razionalismo cartesiano e pone le basi per il pensiero empirista successivo, da Berkeley a Hume.

2. Le idee semplici e complesse
Locke distingue tra:

Idee semplici: derivano direttamente dalla percezione sensibile e non possono essere ulteriormente scomposte.

Idee complesse: costruite dalla mente attraverso combinazioni, confronti, astrazioni delle idee semplici.

3. Qualità primarie e secondarie
Locke introduce una distinzione fondamentale nella percezione:

Qualità primarie: oggettive, appartenenti alle cose (forma, movimento, estensione).

Qualità secondarie: soggettive, dipendenti dal percepiente (colori, suoni, odori).

Filosofia politica
1. Stato di natura e contratto sociale
Nel Secondo trattato sul governo (Two Treatises of Government, 1689), Locke descrive lo stato di natura come una condizione di libertà e uguaglianza, in cui però manca la sicurezza dei diritti.

Per garantire i propri diritti naturali (vita, libertà, proprietà), gli uomini stipulano un contratto sociale, dando vita a una società civile e a un governo limitato dal diritto.

Il potere politico non è assoluto, ma subordinato al rispetto dei diritti individuali. Se lo viola, il popolo ha il diritto di resistere e rovesciare il governo.

2. Teoria della proprietà
La proprietà nasce dal lavoro: ogni individuo ha il diritto di appropriarsi dei frutti della terra, purché lasci “abbastanza e altrettanto buono per gli altri”. Questa visione giustifica la proprietà privata come fondamento della libertà personale.

3. Tolleranza religiosa
Locke è autore della Lettera sulla tolleranza (1689), in cui difende la libertà religiosa come diritto fondamentale. Lo Stato non deve imporre una fede religiosa, né perseguitare in nome della verità. Ogni individuo ha diritto alla propria coscienza, ma esclude l’ateismo (ritenuto socialmente pericoloso) e l’intolleranza papale (in quanto minaccia alla sovranità nazionale).

Influenza e eredità
Locke è considerato uno dei fondatori del liberalismo moderno.

Le sue idee influenzarono profondamente la Costituzione americana, i filosofi illuministi (soprattutto Voltaire e Montesquieu), e la rivoluzione francese.

La sua concezione di libertà come protezione dei diritti individuali è alla base delle democrazie moderne.

In ambito epistemologico, ha preparato il terreno per le critiche scettiche di Hume e l’approccio scientifico al pensiero umano.

Opere principali
Saggio sull’intelletto umano (1690)

Due trattati sul governo (1689)

Lettera sulla tolleranza (1689)

Pensieri sull’educazione (1693)

In sintesi
Tutte le idee provengono dall’esperienza: la mente è una tabula rasa.

La conoscenza si fonda sull’empirismo, non su idee innate.

La libertà è un diritto naturale, che lo Stato deve proteggere, non concedere.

La proprietà nasce dal lavoro ed è inviolabile.

Il governo è legittimo solo se rappresentativo e garantisce i diritti naturali.

Locke è un precursore del costituzionalismo moderno e della tolleranza civile.

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