martedì 4 marzo 2025

Corso di storia della filosofia: 65 Kant 1724

Immanuel Kant 1724


Immanuel Kant nacque il 22 aprile 1724 a Königsberg, nella Prussia orientale (oggi Kaliningrad, in Russia). È considerato uno dei filosofi più influenti della storia del pensiero occidentale.

La sua famiglia era di modeste condizioni economiche e profondamente religiosa, appartenente al pietismo luterano. Questo ambiente influenzò fortemente la sua educazione iniziale. Fin da giovane Kant mostrò una grande intelligenza e una curiosità profonda verso il mondo naturale e la conoscenza umana.

Nel 1740, all’età di 16 anni, iniziò gli studi universitari presso l’Università di Königsberg, dove si dedicò principalmente alla filosofia, alla matematica e alle scienze naturali. Dopo la morte del padre, dovette sospendere temporaneamente gli studi per lavorare come precettore privato, mantenendosi da solo. Solo più avanti riuscì a tornare all'università, intraprendendo una lunga carriera accademica.

Nel corso della sua vita, Kant rivoluzionò il pensiero filosofico con opere come la "Critica della ragion pura" (1781), in cui cercò di rispondere a domande fondamentali sulla conoscenza, sull'esperienza e sui limiti della ragione umana. La sua filosofia, nota come "idealismo trascendentale", sostiene che noi non conosciamo il mondo "in sé", ma solo come appare a noi attraverso le forme della nostra mente.

Il 1724, dunque, segna solo l'inizio della vita di Kant, ma già il contesto culturale e familiare in cui nacque lo predispose a diventare uno dei più grandi pensatori di sempre.

Dopo aver terminato gli studi e lavorato come precettore privato per circa nove anni, Kant tornò stabilmente a Königsberg, dove iniziò la carriera universitaria. Nel 1770 ottenne la cattedra di professore ordinario di logica e metafisica. Da quel momento in poi visse una vita molto regolare e metodica: si dice che i suoi concittadini potessero regolare gli orologi vedendolo passeggiare sempre alla stessa ora!

Il periodo più importante della sua produzione filosofica viene chiamato periodo critico. La svolta avviene con la pubblicazione della "Critica della ragion pura" (1781), opera complessa e rivoluzionaria. Kant si pone una domanda fondamentale:
"Che cosa possiamo sapere?"
La risposta che dà è che la nostra conoscenza nasce da una combinazione tra i dati dell'esperienza sensibile e le strutture a priori della mente, come spazio, tempo e categorie dell'intelletto.

Successivamente, Kant pubblica altre due grandi opere critiche:

"Critica della ragion pratica" (1788), dedicata alla morale: qui sviluppa il concetto di imperativo categorico, la legge morale che comanda universalmente e indipendentemente da ogni interesse personale.

"Critica del giudizio" (1790), che tratta il tema dell'estetica e del finalismo nella natura.

Il suo pensiero ha influenzato profondamente non solo la filosofia, ma anche la scienza, la politica, la teologia e perfino l'arte.
Con Kant si chiude l'epoca della filosofia moderna e si apre quella della filosofia contemporanea.

Negli ultimi anni di vita, Kant si dedicò a riflessioni sulla pace e sulla politica. Scrisse il celebre saggio "Per la pace perpetua" (1795), in cui proponeva una sorta di "federazione di Stati liberi" per prevenire le guerre, un'idea che ha ispirato anche istituzioni moderne come l'ONU.

Morì a Königsberg il 12 febbraio 1804, a quasi 80 anni.

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