martedì 29 aprile 2025

Corso di storia della filosofia: 120 McLuhan 1911

Herbert Marshall McLuhan 1911

Herbert Marshall McLuhan (1911 – 1980) è stato un sociologo canadese.
Studiò all'Università di Cambridge, nel Regno Unito e fu influenzato dalla corrente letteraria del New Criticism. Insegnò all'Università del Wisconsin, di Saint Louis, di Cambridge, di Toronto, della Fordham University, dove avvenne l’esperimento di Fordham sugli effetti della televisione. La sua fama è legata alla sua interpretazione visionaria degli effetti prodotti dalla comunicazione sia sulla società nel suo complesso sia sui comportamenti dei singoli. La sua riflessione ruota intorno all'ipotesi secondo cui il mezzo tecnologico che determina i caratteri strutturali della comunicazione produce effetti pervasivi sull'immaginario collettivo, indipendentemente dai contenuti dell'informazione di volta in volta veicolata. Di qui, la sua celebre tesi secondo cui "il mezzo è il messaggio".
In Galassia Gutemberg McLuhan sottolinea per la prima volta l'importanza dei mass media nella storia umana; in particolare egli discute dell'influenza della stampa a caratteri mobili sulla storia della cultura occidentale. Con essa si compia definitivamente il passaggio dalla cultura orale alla cultura alfabetica. Se nella cultura orale la parola è una forza viva, risonante, attiva e naturale, nella cultura alfabetica la parola diventa un significato mentale, legato al passato. Con l'invenzione di Gutenberg queste caratteristiche della cultura alfabetica si accentuano e si amplificano: tutta l'esperienza si riduce ad un solo senso, cioè la vista. La stampa è la tecnologia dell'individualismo, del nazionalismo, della quantificazione, della meccanizzazione, dell'omogeneizzazione, insomma è la tecnologia che ha reso possibile l'era moderna. Alla base del pensiero di McLuhan troviamo un accentuato determinismo tecnologico, cioè l'idea che in una società la struttura mentale delle persone e la cultura siano influenzate dal tipo di tecnologia di cui tale società dispone. In Gli strumenti del comunicare McLuhan propone una ricerca innovativa nel campo dell'ecologia dei media. È qui che McLuhan afferma che è importante studiare i media non tanto in base ai contenuti che veicolano, ma in base ai criteri strutturali con cui organizzano la comunicazione. Questo pensiero è notoriamente sintetizzato con la frase "il medium è il messaggio". Per esemplificare il film (contenuto) visto alla televisione o al cinema (medium) ha un effetto diverso sullo spettatore. Ogni medium ha caratteristiche che coinvolgono gli spettatori in modi diversi; da cui la classificazione dei media in caldi e freddi. Sono "freddi" i media che hanno una bassa definizione e che quindi richiedono un’alta partecipazione dell'utente, in modo che egli possa "riempire" e "completare" le informazioni non trasmesse; sono "caldi" invece quelli caratterizzati da un'alta definizione e da una scarsa partecipazione. Ci sono alcuni media che assolvono soprattutto la funzione di rassicurare e uno di questi media è la televisione. Essa non crea delle novità, non suscita delle novità, è quindi un mezzo che conforta, consola, conferma e "inchioda" gli spettatori in una stasi fisica e mentale (poiché favorisce lo sviluppo di una forma mentis non interattiva, al contrario di internet e di altri ambienti comunicativi a due o più sensi). Con l'evoluzione dei mezzi di comunicazione, tramite l'avvento del satellite che ha permesso comunicazioni in tempo reale a grande distanza, il mondo è diventato piccolo ed noi abbiamo assunto di conseguenza i comportamenti tipici di un villaggio, un villaggio globale.

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