mercoledì 1 gennaio 2025

Corso di storia della filosofia: 2 Filosofia Antica

Il Viaggio del Pensiero: La Filosofia Antica e le Radici della Sapienza

L'Alba della Filosofia: La Ricerca dell’Archè Tutto ebbe inizio sulle coste della Ionia, nel VI secolo a.C., quando un gruppo di pensatori iniziò a guardare il mondo con occhi nuovi. Fino ad allora, la spiegazione della realtà era affidata ai miti e alle divinità capricciose dell’Olimpo. Ma questi primi filosofi – poi chiamati Presocratici – si chiesero: esiste una sostanza primordiale, un principio unico da cui tutto ha avuto origine? Talete di Mileto, il primo di questi saggi, trovò la risposta nell’acqua: fluida, vitale, presente ovunque. Anassimandro propose l’"apeiron", un indefinito e illimitato principio cosmico. Eraclito, con la sua visione dinamica del mondo, vide nel fuoco il simbolo di un universo in perenne trasformazione. Ogni elemento raccontava una storia diversa, ma l’obiettivo era lo stesso: comprendere la natura senza ricorrere agli dèi. L’Arte della Parola: Sofisti e Relativismo Con il tempo, il pensiero filosofico si spostò dall’indagine sulla natura al cuore della società: l’essere umano e il potere delle parole. Nacquero i Sofisti, maestri di retorica ed eloquenza, che viaggiavano di città in città insegnando l’arte del discorso persuasivo. Protagora, il più celebre tra loro, pronunciò una frase destinata a riecheggiare nei secoli: "L’uomo è la misura di tutte le cose". Secondo lui, non esiste una verità assoluta, ma solo interpretazioni soggettive. Un pensiero rivoluzionario, che faceva tremare le fondamenta della conoscenza tradizionale e scatenava l’ira di chi cercava principi universali. Il Mondo delle Idee: Platone e il Sogno della Conoscenza Perfetta Dove cercare la verità, se tutto sembra relativo? Platone, allievo di Socrate e maestro di generazioni future, trovò la risposta in un luogo oltre il mondo sensibile: il regno delle Idee. Qui, ogni cosa esiste nella sua forma perfetta e immutabile. Secondo Platone, ciò che vediamo è solo un riflesso sbiadito della realtà autentica. Prigionieri in una caverna, osserviamo ombre senza renderci conto della luce che splende fuori. Per liberarsi dalle catene dell’illusione, bisogna percorrere il cammino della filosofia, che ci guida alla vera conoscenza. L’Analisi della Realtà: Aristotele e la Scienza della Vita Se Platone inseguiva il mondo delle Idee, Aristotele – suo discepolo e grande rivale – preferiva restare con i piedi per terra. Osservava, catalogava, analizzava ogni aspetto della realtà. Per lui, la conoscenza non era qualcosa di innato, ma si costruiva attraverso l’esperienza. Studiò gli esseri viventi, definì le leggi della logica, esplorò l’etica e la politica, ponendo le basi del sapere scientifico. La sua visione pratica e sistematica influenzò secoli di pensiero, rendendolo uno dei filosofi più influenti della storia. Tra Piacere e Virtù: Epicurei e Stoici Mentre alcuni cercavano la verità, altri si interrogavano sulla felicità. Epicuro insegnava che il piacere – inteso come assenza di dolore – era la chiave per una vita serena. Non si trattava di edonismo sfrenato, ma di equilibrio: godere delle piccole gioie senza farsi dominare dai desideri inutili. Gli Stoici, al contrario, credevano nella virtù come unica via per la felicità. Secondo Zenone e i suoi seguaci, la vita è imprevedibile, ma il vero saggio accetta il destino con serenità, senza lasciarsi travolgere dalle emozioni. Un insegnamento che trovò grande fortuna nell’Impero Romano, dove figure come Seneca e Marco Aurelio lo trasformarono in una filosofia di vita. Il Dubbio come Strumento: Lo Scetticismo e la Ricerca della Tranquillità Ma cosa succede se nessuna conoscenza è affidabile? Pirrone, fondatore dello scetticismo, sosteneva che la ricerca della verità era inutile: ogni opinione può essere messa in discussione, e l’unico modo per vivere in pace è sospendere il giudizio. Un pensiero radicale, che sfidava ogni certezza e apriva nuove prospettive su come affrontare l’incertezza del mondo. Dall’Ellenismo a Roma: La Filosofia si Espande Con Alessandro Magno, la cultura greca si diffuse in tutto il Mediterraneo, portando con sé le idee filosofiche. Fu il periodo dell’Ellenismo, in cui le scuole epicuree, stoiche e scettiche dominarono il panorama intellettuale. Poi arrivarono i Romani, più pragmatici che teorici. Per loro, la filosofia doveva essere utile alla vita quotidiana. Cicerone, con il suo talento oratorio, tradusse e adattò il pensiero greco, mentre Seneca portò lo stoicismo nelle stanze del potere, consigliando imperatori e cittadini. Un Eredità Immortale Dalla Grecia all’Impero Romano, la filosofia antica ha lasciato un segno indelebile nella storia del pensiero. Le domande di quei primi saggi risuonano ancora oggi: Cos’è la verità? Come dobbiamo vivere? Qual è il senso della vita? Le risposte cambiano, si evolvono, ma il desiderio di conoscere resta immutato. È questo il dono più grande che la filosofia antica ci ha lasciato: la voglia di pensare, di dubitare, di esplorare senza paura i misteri dell’esistenza.

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