lunedì 17 febbraio 2025

Corso di storia della filosofia: 48 Pascal 1623

Blaise Pascal 1623
Blaise Pascal (1623–1662)
Tra scienza, fede e l’abisso del cuore umano
Blaise Pascal è stato un genio poliedrico: matematico, fisico, inventore, filosofo, teologo. Nato a Clermont-Ferrand nel 1623, è una delle figure più complesse e affascinanti della cultura europea. La sua opera attraversa e mette in crisi i confini tra razionalità e fede, tra ragione e sentimento, tra finitezza umana e infinito divino.

Se Cartesio cerca certezze assolute, Pascal sprofonda nel dubbio, nell’angoscia e nell’intuizione dell’abisso che è l’uomo: un essere fragile, “una canna pensante”.

✦ Un giovane genio della scienza
Pascal dimostrò fin da giovane un'intelligenza fuori dal comune. A 16 anni scrisse un trattato sulla geometria proiettiva. A 19 inventò la Pascalina, una delle prime calcolatrici meccaniche. A 23, con esperimenti sul Puy-de-Dôme, confermò l’esistenza del vuoto atmosferico, smentendo la fisica aristotelica e perfezionando la teoria della pressione.

È anche l’ideatore della teoria delle probabilità, sviluppata insieme a Fermat: un contributo fondamentale non solo alla matematica, ma anche alla teoria economica e alla filosofia dell’incertezza.

✦ La crisi mistica e la svolta esistenziale
Il 23 novembre 1654, Pascal vive una notte mistica intensa, che segnerà una svolta nella sua vita. In una nota ritrovata nel suo mantello dopo la morte (il “Memoriale”), scrive:

“Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Non dei filosofi e dei sapienti.”

Da quel momento, Pascal si ritira dalla vita mondana e si dedica alla riflessione religiosa. Si avvicina al giansenismo, corrente rigorosa del cattolicesimo che esalta la grazia e il senso del peccato, in opposizione al razionalismo ottimista del tempo.

✦ I Pensieri: filosofia dell’inquietudine
L’opera maggiore di Pascal è rimasta incompiuta: i Pensieri, frammenti destinati a un’apologia del cristianesimo. Non vi è un sistema, ma un mosaico di intuizioni, aforismi, paradossi. È un'opera esistenziale, non dottrinale.

I tre ordini
Pascal distingue tre ordini di grandezza:

Il corpo (materiale, sensibile): l’uomo è fragile come una canna.

Lo spirito (intelletto, ragione): l’uomo pensa, e questo lo nobilita.

La carità (amore, grazia): solo la fede dona senso.

“L’uomo è una canna, la più fragile della natura; ma è una canna pensante.”

Il cuore e la ragione
Pascal non nega la ragione, ma ne mette in luce i limiti. La fede non nasce dalla logica, ma da un altro tipo di certezza:

“Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.”

Questa frase celebre esprime una rivoluzione: la verità non è solo razionale, ma può essere intuitiva, affettiva, interiore.

✦ La scommessa su Dio
Uno dei frammenti più celebri dei Pensieri è la scommessa pascaliana. Di fronte all’impossibilità di dimostrare l’esistenza di Dio con certezza, Pascal invita a una scelta pragmatica:

“Se scommetti su Dio e vinci, ottieni la vita eterna. Se perdi, non perdi nulla.
Se non scommetti e hai torto, perdi tutto.”

È un’argomentazione probabilistica, ma anche esistenziale: credere è una scelta del cuore e dell’intelligenza, un atto di volontà che riguarda la nostra felicità.

✦ Un cristianesimo tragico e scandaloso
Per Pascal, l’uomo è grande nella sua miseria: è un essere diviso, inquieto, contraddittorio, fatto per l’infinito ma gettato nel finito. Il cristianesimo non è consolazione facile, ma scandalo della croce, paradosso dell’amore divino per il peccatore.

Non si rivolge ai credenti, ma agli indifferenti, a coloro che vivono senza interrogarsi:

“Non cercare Dio senza Gesù Cristo.”

✦ Pascal oggi
In un’epoca dominata dalla razionalità tecnico-scientifica, Pascal ci ricorda che l’uomo è molto più della sua intelligenza. Le sue riflessioni sull’incertezza, sul cuore, sulla fragilità umana parlano direttamente al XXI secolo, attraversato da crisi esistenziali, scientifiche e religiose.

La sua concezione della fede come scommessa drammatica, non dogmatica, lo rende un interlocutore potente tanto per il credente quanto per il laico.

✦ Curiosità
Pascal è il nome dell’unità di misura della pressione.

La Pascalina è una delle prime macchine da calcolo meccaniche.

I suoi scritti scientifici anticipano l’informatica e la teoria dei giochi.

✦ Conclusione
Blaise Pascal è un pensatore dell’inquietudine. Non propone certezze, ma invita a un confronto radicale con il mistero dell’esistenza. Non costruisce un sistema, ma semina domande. In lui, la scienza e la fede non si escludono, ma si fronteggiano in un dramma interiore che ancora ci appartiene.


Pensare stanca? | Etica e Complessità News 4 giugno 2025

  Pensare stanca? | Etica e Complessità News 4 giugno 2025 1. In Evidenza Post-umano e responsabilità etica: pubblicato il rapporto...